03 05 2016

Anisakis e ostriche, facciamo chiarezza

Ultimamente si parla sempre più del temuto Anisakis: su tutti i social network circolano articoli allarmanti di dubbia provenienza, corredati da video ed immagini molto spesso dai contenuti forti.


Ma cos'è l'Anisakiasis e perché le ostriche non possono averlo?
L'Anisakis, parassita di origine animale presente per natura nell'acqua, viene ingerito dai pesci e rimane nel loro tessuto muscolare in fase larvale; solo con la predazione il parassita passa da un pesce all'altro.

Una volta che le larve si annidano nello stomaco del mammifero predatore (balene, foche, delfini … o uomo) il ciclo larvale prosegue, i parassiti maturano e passano allo stadio di vermi.


Ambiente fondamentale per lo sviluppo del processo è quindi lo stomaco dell'organismo che ospita il parassita: essendo i molluschi bi-valve quali ostriche, cozze, vongole privi dell'organo digerente, l'Anisakis non può essere in essi contenuto.


L'uomo può talvolta costituire un ospite accidentale del parassita nel momento in cui ingerisce pesci infetti crudi, poco cotti o mal abbattuti a freddo.
La presenza dell'Anisakiasis nelle acqua marine non è segnale di inquinamento, ma al contrario di un corretto e naturale equilibrio dell'ecosistema.